Ore passate a fissare il cursore lampeggiante? A prendere la penna e posarla, prenderla e posarla di nuovo, con lo sguardo assente catturato dalla vastità del bianco?

Noi di background copywriter, abituati anche a scrivere per lavoro (e non solo), abbiamo tutti affrontato e affrontiamo il temibile blocco del foglio bianco. Se hai iniziato a scrivere o se scrivi sul tuo blog aziendale (o per altri) forse l’hai provato anche tu e ne sai qualcosa.

Anche noi, copywriter abituati a scrivere per lavoro (e non solo), abbiamo affrontato e affrontiamo il temibile blocco del foglio bianco. Se hai iniziato a scrivere o se scrivi sul tuo blog aziendale (o personale) forse l’hai provato anche tu e ne sai qualcosa.

Ti do prima la brutta notizia: non ci sono idee volanti che vanno bene sempre, trucchetti, scorciatoie, modi per far scrivere qualcun altro al posto tuo. Ma ora subito le buone notizie: per superare lo sbarramento esistono alcuni suggerimenti che tutti possiamo usare per provare a superare il posto di blocco.

Consigli per aggirare l’ostacolo

1. Non mollare, mai. Anche quando disperato vorresti abbandonare l’impresa o tentare di delegarla in preda allo sconforto. Sii costante e determinato/a, abitudinario/a, anche quando le cose non funzionano, fatti ammaliare dalla routine, utilizza gli stessi orari, le stesse abitudini e se il blocco permane tu continua a sfidarlo, stessa ora, stesso posto, stessa determinazione.

2. Prepara un piano editoriale per tempo (lo so, che palle), con una bozza di argomenti che decidi prima, fare un buon calendario editoriale ti toglie dall’imbarazzo di non saper cosa scrivere perché l’hai già pianificato con largo anticipo.

3. Se il blocco permane butta via il primo consiglio, prova ad alzarti, fai una passeggiata e portati sempre un taccuino (si sa mai!), dedicati ad altre cose anche manuali che funzionano per svuotare la mente ma poi, puntuale come un mulo contro il muro, ricomincia a dar testate, risiediti al tavolo, affronta aggressivo la bianca e accecante arena.

4. Scrivi comunque. L’importante è cominciare. Non importa se non stai raggiungendo l’obiettivo che ti eri posto, o se cominci deragliando con semplici appunti sparsi che sfiorano l’esterno del cerchio di cui vuoi raggiungere il centro. È un ottimo modo per iniziare, anche prendendo la direzione sbagliata si può trovare la giusta strada arrivando da vicoli e sottopassaggi talvolta sconosciuti.

 

“Write”, Neil Gaiman

Ci vuole disciplina e duro lavoro. Non c’è altro modo. Non ci sono scorciatoie, passaggi che si possono evitare, l’unico modo per scrivere è scrivere.

Nel frattempo che la penna si scalda e il cursore si sfianca leggi notizie inerenti l’argomento che vuoi affrontare, sfoglia i tuoi libri, consulta le tue fonti, immagazzina concetti pronti a innescare idee, parole, azioni, sul foglio bianco. Possono costituire un bacino di base da cui prima o poi ti assicuro sgorgheranno le parole. Parafrasando Bert Cooper della Sterling & Cooper “non si sa mai da dove possa venire la lealtà”: ecco, vale anche per le parole.

 

Disegnati attorno un contesto ideale e non farti disegnare dal contesto. Non distrarti, metti il cellulare in modalità aereo, chiudi le mail, allontanati dalle distrazioni, evita il multitasking. Se non funziona il silenzio prova piuttosto ad ascoltare la musica o suoni cronici se preferisci: possono aiutarti a trovare il tuo ritmo con le parole. Io a volte trovo utile la piattaforma Noisli per far muovere il cursore. Ma non c’è una regola, devi trovare quella che fa per te. Su YouTube ci sono ore di rumori cronici phon, aspirapolveri, lavatrici, basta schiacciare play e lasciarsi cullare o alienare.

Se senti che le parole iniziano ad affiorare, scrivi, appunta, ovunque tu sia, non pensare “dopo prendo nota”, non ci sarà un dopo, avrai perso la tua occasione e te ne pentirai, cogli ogni spunto, raccogli da qualunque cosa, ruba come un artista.

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